Dal febbraio 2007 il Centro ha dato vita a questa nuova collana pubblicata presso Clueb - Cooperativa Libraria Universitaria Editrice Bologna.
Il Centro italiano di documentazione sulla cooperazione e l'economia sociale, ha dato vita nel 2007 alla collana "Esperienze ed immagini cooperative" per rispondere all'esigenza di valorizzare e diffondere la cultura cooperativa attraverso le testimonianze di quanti hanno contribuito alla crescita economica e sociale della cooperazione, consentendole di essere oggi protagonista nello sviluppo del nostro paese.
Acquistando i volumi della collana "Esperienze ed immagini cooperative" tramite il modulo d'ordine presente sul sito www.cooperazione.net si ha uno sconto del 5% sul prezzo di copertina.
Dal febbraio 2007 il Centro ha dato vita a questa nuova collana pubblicata presso Clueb - Cooperativa Libraria Universitaria Editrice Bologna.
Il Centro italiano di documentazione sulla cooperazione e l'economia sociale, ha dato vita nel 2007 alla collana "Esperienze ed immagini cooperative" per rispondere all'esigenza di valorizzare e diffondere la cultura cooperativa attraverso le testimonianze di quanti hanno contribuito alla crescita economica e sociale della cooperazione, consentendole di essere oggi protagonista nello sviluppo del nostro paese.
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Tito Menzani
Verenin Grazia. Patriota e cooperatore
Clueb, Bologna, 2020
Verenin
Grazia (1898-1972) è stato un politico, un partigiano e un cooperatore
italiano. Dopo alcuni trascorsi giovanili anarchici, aderì al socialismo e nel
corso della seconda guerra mondiale ebbe un ruolo di primo piano nell’attività
resistenziale, diventando vicecommissario politico nel Comando unico militare
Emilia-Romagna (Cumer) e assumendo la segreteria del Cln regionale. Dopo la
Liberazione fu deputato all’Assemblea costituente e poi parlamentare, fra le
fila del Psi, ma soprattutto fu un dirigente di spicco della ricostituita Lega
nazionale delle cooperative e mutue. Infatti, finita la guerra di Liberazione,
l’Italia si avviava verso una ricostruzione morale e materiale, che – fra gli
altri aspetti – prevedeva il rilancio di un movimento cooperativo che il
fascismo aveva prima vessato e poi controllato. Grazia fu uno di coloro che si
adoperarono per la rifioritura della cooperazione e per il ripristino di
strutture democratiche in grado di dare adeguata rappresentanza al movimento. A
trent’anni esatti dal versamento dell’archivio di Grazia presso il Centro
italiano di documentazione sulla cooperazione e l’economia sociale, questo
libro ne ricostruisce la biografia.
Tito Menzani
Passato prossimo Storie di ieri, sguardi sull'oggi e progetti per il domani del movimento cooperativo ferrarese
Clueb, Bologna, 2019
La provincia di Ferrara è stata storicamente caratterizzata da un importante radicamento delle imprese cooperative. Questo libro ripercorre in maniera analitica le trasformazioni, che dal 1945 a oggi, hanno interessato il movimento rappresentato da Legacoop Ferrara (dal 2016, dopo la fusione con l'organizzazione gemella modenese, Legacoop Estense). L'obbiettivo è spiegare i modi e i tempi di un percorso di progressiva modernizzazione, per meglio comprendere i bisogni che oggi le cooperative intercettano e soddisfano e l'identità che stanno delineando nel XXI secolo. In un contesto di profondi cambiamenti - dall'orizzonte rurale del secondo dopoguerra alla società postfordista - le cooperative hanno sputo ripensarsi e dotarti di nuovi strumenti, per continuare a rappresentare un modello imprenditoriale di successi che opera per i soci e grazie ai soci. Il volume è un utile e agile strumento per utiti coloro che vogliono approfondire le origini e le evoluzioni della cooperazione in questo territorio.
Tito Menzani (Bologna, 1978) è un docente a contratto di storia economica, storia dell'impresa e storia dei consumi all'Università di Bologna. La sua atività di ricerca si è principalmente indirizzata verso il movimento cooperativo, e ha determinato la pubblicazione di numerosi saggi, monografie e articoli su riviste scientifiche. Tra i suoi libri pù recenti: Cooperative: persone oltre le imprese. Risultati di ricerca e spunti di riflessione sul movimento cooperativo (2015).
Tito Menzani
Alessandro Skuk Un cooperatore che aveva visto lontano
Clueb, Bologna, 2018
Alessandro Skuk (1929-1996) è stato un importante dirigente del movimento cooperativo bolognese e italiano. Di origini sloveno-croate, ma cresciuto nel capoluogo emiliano, passò dall’attività sindacale a quella cooperativa nei primi anni settanta. Tra gli altri incarichi, fu presidente dell’Associazione regionale delle cooperative di consumo (1973-1979) e presidente della Federazione delle cooperative della provincia di Bologna (1981-1987). La sua figura è ricordata per la grande autorevolezza che si accompagnava a una spiccata vivacità intellettuale, e a una consapevolezza del ruolo civile che comportava l’essere parte del gruppo dirigente delle cosiddette «grandi organizzazioni di massa». Con questo volume – che si compone di un saggio biografico e di un corpus antologico – si restituisce Alessandro Skuk a una dimensione storiografica che spiega le trasformazioni che il movimento cooperativo affrontò fra gli anni sessanta e novanta, alla luce dei dibattiti e delle scelte operate dell’epoca.
Tito Menzani (Bologna, 1978) è docente a contratto di storia economica, storia dell'impresa e storia dei consumi all'Università di Bologna. La sua attività di ricerca si è principalmente indirizzata verso il movimento cooperativo, e ha determinato la pubblicazione di numerosi saggi, monografie e articoli su riviste scientifiche. Tra i suoi libri più recenti: Cooperative: persone oltre che imprese. Risultati di ricerca e spunti di riflessione sul movimento cooperativo.
Massimo Bongiovanni
Alle origini della leadership La cooperazione di consumo in Italia (1854-1980)
Clueb, Bologna, 2018
La cooperazione di consumo in Italia è una realtà complessa, che nella sua storia ormai plurisecolare, ha conosciuto profondi cambiamenti e rivolgimenti interni. Dalle fasi delle origini a quelle nelle quali è prevalsa una connotazione ideologica fino al momento in cui si è aperta ai cambiamenti in atto nella società e nel mercato, non più subendoli ma cercando di interpretarli; assumendo in questo un ruolo di protagonista. in particolare, cruciali sono stati i decenni successivi al secondo dopoguerra, quando la coop è passata da un universo di migliaia di piccole cooperative a dimensione locale, con negozi tradizionali, prevalentemente nelle campagne, ad una moderna realtà distributiva. Agli inizi degli anni Ottanta del Novecento, Coop diviene il leader di mercato, ma nel contempo una grande realtà sociale e consumerista. Attraverso la lettura di quei processi, dalle origini fino alla leadership , emerge una storia corale fatta di passioni, conflitti, sconfitte e successi, e che accompagna e attraversa, sempre più da protagonista, l'evoluzione del nostro paese.
Massimo Bongiovanni, entrato nel movimento cooperativo agli inzi degli anni Ottanta, ha ricoperto numerosi incarichi di responsabilità presso aziende cooperative, aderenti al sistema Legacoop. Dal settore dei servizi all'agroindustria, e dal 1996 nella cooperazione di consumo. Attualmente è vicepresidente dell'Associazione nazionale delle cooperative di consumo e presidente di Eurocoop, l'associazione europea delle cooperative del settore distributivo. Studioso di storia economica e delle imprese, con questo libro è al suo debutto come autore.
Mario Viviani
Cinzio Zambelli Prassi di un dirigente cooperativo
Clueb, Bologna, 2017
Cinzio Zambelli (1925-1991) è stato un dirigenze caratteristico del movimento cooperativo in una determinata fase sotorica. Una di quelle figure che tramite il loro agire professionale e politico - la loro pratica - hanno lasciato segni ancora oggi evidenti, ma di cui si rischia di non conoscelre la genesi. Questo scritto parla dunque delle prassi dei dirigenti cooperativi - e di quelle di Cinzio Zambelli preso ad esempio - per poterne ragionare e per sviluppare qualche paragone con l'oggi, non tanto per riprodurle, quelle prassi, ma per disporre di un metro di confronto, di un argomento con cui misurarsi.
Mario Viviani (1947) è entrato in cooperazione nel 1973. È stato presidente del Consorzio Cooperative Costruzioni e presidente di Legacoop Ferrara. Ha scritto e curato diversi libri di argomento cooperativo, i più recenti sono Abitante, socio, cittadino. Un sopralluogo sulla cooperazione di abitanti (Clueb 2010), Piccola guida sulla cooperazione. Un avvicinamento, non un manuale (Rubettino, 2013) e Ricostruzione. La Lega delle cooperative a Bologna (1945-1948) (Clueb, 2015).
Mario Viviani
Ricostruzione La Lega delle cooperative a Bologna (1945-1948)
Clueb, Bologna, 2015
Nel 1945, subito dopo la Liberazione, le poche cooperative bolognesi scampate al Fascismo ricostruiscono la loro antica organizzazione - la Lega delle cooperative - e gettano le basi dello sviluppo degli anni seguenti, quello che le farà diventare un'importante realtà economica e sociale.
Quali furono i criteri, le invenzioni, le regole, le alleanze (e gli sponsor) perché ciò potesse accadere? Quale fu, in sostanza, il paradigma della ricostruzione della cooperazione bolognese ?
Il lavoro racconta i primi passi di tale ricostruzione, prova a evidenziare i motivi che ne hanno nutrito l'efficacia, e propone qualche riflessione sul rapporto tra quei motivi e le prospettive e i problemi della cooperazione odierna.
MARIO VIVIANI (1947) è entrato in cooperazione nel 1973. E' stato presidente del Consorzio Cooperative Costruzioni e presidente di Legacoop Ferrara. Ha scritto e curato diversi libri di argomento cooperativo, tra cui Da lavoratore a cittadino (De Donato, 1979), Conad. Prodenti capitatini e bravi commercianti (con Roberto Dessì, il Mulino, 2005), La promozione cooperativa. Coopfond tra mercato e solidarietà (con Marco Bulgarelli, il Mulino, 2006) e Piccola guida sulla cooperazione. Un avvicinamento, non un manuale (Rubettino, 2013).
Tito Menzani
Risorse di qualità e sostenibilità ambientale. Il Consorzio Cave Bologna fra successi di ieri e sfide di oggi (1961-2011)
Clueb, Bologna, 2012
Il Consorzio Cave Bologna, meglio noto come Concave, è oggi una delle principali realtà emiliane nella produzione di inerti e calcestruzzi, forte di un percorso imprenditoriale che vanta mezzo secolo di storia. Dal 1961 ad oggi, si dipanano le vicende di una delle principali cooperative di produzione e lavoro dell’area bolognese, che ha avuto il proprio core-business nella gestione di cave e nella filiera conseguente, e che da un po’ di tempo si è indirizzata anche verso la realizzazione di progetti complementari di sostenibilità ambientale. Infatti, la cava è anche una “ferita sul territorio”, che come tale non può essere semplicemente abbandonata una volta esaurita, ma che – debitamente riallestita - può essere destinata ad altri usi.
Studiare la storia del Consorzio Cave Bologna, quindi, non significa solamente ricostruire il percorso di una realtà di successo, ma anche intercettare le dinamiche del segmento estrattivo e delle di problematiche ambientali. Lo scopo di questa ricerca è proprio quello di raccontare mezzo secolo di attività in forma cooperativa, ma anche spiegare gli scenari attuali e sviluppare alcune riflessioni sulle prospettive future di quest’impresa.
Tito Menzani è docente a contratto di Storia economica e Storia dell’impresa all’Università di Bologna. La sua attività di ricerca si è principalmente indirizzata verso la storia del movimento cooperativo, dell’attività di bonifica e dell’industria meccanica. Da diversi anni è un interlocutore stabile del mondo imprenditoriale, associazionismo e della pubblica amministrazione, in qualità di consulente scientifico. E’ co-fondatore di Clionet – Associazione di ricerca storica e promozione culturale. Fra le sue ultime pubblicazioni con Clueb, La macchina nel tempo. La meccanica strumentale italiana dalle origini all’affermazione in campo internazionale (2011).
a cura di Mario Viviani
Abitante, socio, cittadino Un sopralluogo sulla cooperazione di abitanti
Clueb, Bologna, 2010
Il libro tratta di cooperazione di abitanti sotto diversi punti di vista: da quello giuridico a quello economico-finanziario, da quello tecnico-tecnologico a quello urbanistico, da quello politico generale a quello sociologico. Costituisce quindi un sopralluogo per "temi rilevanti" sulla cooperazione di abitanti, sulla sua storia recente, sulle ragioni dei cambiamenti e sugli scenari futuri. È suddiviso in quattro parti che identificano concetti e questioni di particolare rilievo: la mutualità, il mercato, il welfare, la responsabilità sociale, l'impresa e la finanza. Si tratta dunque di una mappa all'interno della quale i cooperatori hanno dovuto muoversi e dove hanno manifestato - a volte con grande successo, a volte con maggiori difficoltà - il proprio ruolo imprenditoriale e sociale. I diversi contributi sono stati realizzati da esperti che hanno osservato le cose con taglio anche molto specialistico, ma con la consapevolezza che nessuna visione particolare - da sola - è in grado di ricostruire una realtà complessa (quella della cooperazione di abitanti) la cui caratteristica principale è proprio di vivere a cavallo di diversi mondi (impresa, welfare, partecipazione, politiche territoriali, finanza, ecc) nella necessità di trovare tra essi un criterio originale di relazione.
A cura di CADIAI
Santisaia96 una casa per uscire
Clueb, Bologna, 2009
Le foto raccolte in questo volume realizzato da CADIAI raccontano la storia, lungua più di venti anni, di un servizio sociale.
Si tratta di un grupppo appartamento, ovvero una casa in cui vengono accolte, perchè vi trascorrano la loro esistenza, persone che non possono vivere nelle loro famiglie di origine e non sono in grado di crearsene una da sè.
In questo caso particolare, il Gruppo Appartamento situato in via Sant'Isaia n.96 , aperto nel giugno del 1986, accoglieva cinque persone disabili provenienti dall'ex Ospedale Psichiatrico "Francesco Roncati", dove avevano trascorso dai venti ai trenta anni della loro vita.
Nel 1990 CADIAI, in collaborazione con l'Unità Sanitaria Locale n.27, organizzò una mostra fotografica dal titolo "S.Isaia oltre il '90 - Presentazione di una esperienza di de-istituzionalizzazione" che documentava, grazie al sapiente lavoro del fotografo Orlando Strati, la nascita di questo servizio e "l'uscita dal manicomio".
Oggi, trascorsi ventitre anni dall'apertura, il Gruppo Appartemento di via Sant'Isaia n.96, pur avendo mantenuto lo stesso nome, si è trasferito in altro luogo, ovvero presso il Centro Sperimentale Polifunzionale "Alessandro Ancona", in via Portazza n.5, ed accoglie persone molto diverse da quelle originarie: si tratta di sei giovani con lievi disabilità, che hanno l'opportunità di uscire dalle loro famiglie di origine, così come fanno tutte le persone loro coetanee, e di vivere un vita autonoma, seppur con qualche aiuto e sostegno da parte degli operatori.
Diversi utenti, diverso luogo, stesso obiettivo.
E' stata questa semplice constatazione a spingere CADIAI a rispolverare la mostra oraganizzata nel 1990 ed a completarla con brevi inserti fotografici che documentano la situazione attuale: si è voluto dare l'idea del modo in cui il servizio "Gruppo Appartamento di via Sant'Isaia n.96" si è evoluto ed ha saputo corrispondere alle esigenze in divenire della comunità sociale.
a cura di Giancarlo Pasquini
Il Club 87 Vent'anni di vita cooperativa
Clueb, Bologna, 2009
Il Club '87 è stato punto d'incontro e fucina di iniziative per tutti coloro che hanno creduto e credono negli ideali di solidarietà, partecipazione e mutualità a cui si ispira la cooperazione.
Qui si narra la storia del Club '87, ed è una storia che parla di uomini, ma soprattutto di cooperatori, di ideali e della capacità di condivisione che essi hanno espresso attraverso il dialogo e la partecipazione.
Quegli uomini che hanno avviato il lungo e laborioso percorso del superamento dei residui prediudizi ideologici e delle divisioni tra le centrali cooperative.
Questa ricchezza, di valori, esperienze e ideali è il patrimonio trasmesso alle generazioni future, Un patrimonio da non disperdere perchè il camminio non è giunto al termine.
Giancarlo Pasquini ha ricoperto il ruolo di Presidente della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue a partire dal 1992 al 1996, è stato Senatore della Repubblica nella XIII e XIV legislatura e oggi presiede il Centro Italiano di Documentazione sulla Cooperazione e l'Economia Sociale.
a cura di Franco Lazzari e Flavio Delbono
CONFRONTARSI per crescere
Clueb, Bologna, 2007
Esponenti di rilievo del mondo cooperativo, delle imprese e delle professioni sociali si interrogano sul destino delle imprese cooperative e sulla peculiarità che queste rivestono nella concezione di un'impresa eticamente orientata. A fronte dell'espansione e globalizzazione dei mercati, e i conseguenti fenomeni di delocalizzazione della produzione, il modello cooperativo intende porsi come alternativo per un'imprenditoria che non voglia prescindere dalle ricchezze delle risorse umane coinvolte e del territorio in cui opera. FLAVIO DELBONO insegna Economia Politica nella Facoltà di Economia dell'Università di Bologna ed è vicepresidente della Regione Emilia-Romagna. FRANCO LAZZARI è il presidente della Cooperativa edificatrice Ansaloni.
a cura di Antonella Pasquariello
Qualità e responsabilità sociale Il caso Camst
Clueb, Bologna, 2007
Fare il punto sul valore dei sistemi di certificazione vuol dire, per un'impresa che si rapporta con un mercato globalizzato e competitivo, indagare in maniera completa e organica sul loro valore reale e percepito. Se da una parte i sistemi appaiono come pure formalità per le quali sono necessari lunghi iter burocratici, dall'altra è evidente la loro reale natura strategica: essi possono, e devono, diventare le linee guida per ricondurre lo sviluppo economico nei binari dell'etica e del rispetto. Le procedure richieste, infatti, assicurando la qualità dei prodotti e dei servizi e indirizzando alla trasparenza e alla correttezza, attivano comportamenti aziendali virtuosi che si traducono in valori tangibili e concreti per i consumatori e per i lavoratori. CAMST è una delle principali imprese di ristorazione italiane. Mette ogni giorno a tavola clienti pubblici e privati con identica attenzione alla qualità. Il suo essere cooperativa favorisce l'attenzione per la responsabilità sociale e d'impresa. Antonella Pasquariello è direttore Relazioni esterne e immagine Camst.